A.S.D. Penta Piateda – F.C.D. Atletico Cosio 2-1 (1-0)
Piateda, 9 marzo 2025
“[…] torna in scena l’arbitro […] si “inventa” un calcio di rigore a favore dei padroni di casa che nessuno presente al centro sportivo aveva visto. Pallone sul fondo dopo una azione d’attacco della Penta Piateda, arbitro che indica con il dito verso l’area di rigore e mentre ci si appresta al rinvio, fra lo stupore generale, l’arbitro insiste con il dito puntando il dischetto della massima punizione. Perché? Cosa ha visto? Vallo a capire. Nessuno aveva reclamato, lo fanno ora i ragazzi in biancorosso schiumanti di rabbia. I giocatori della Penta assistono e, facendo la loro parte in questi casi, si “fregano” le mani pregustando la ghiotta occasione. Decisione assurda e penalizzante. Questo non ci può stare. Va detto che le proteste si svolgono in maniera molto rispettosa e questo fa onore ai nostri giocatori ma non basta.”
Iniziamo così oggi il nostro commento settimanale alla partita dell’Atletico Cosio. Iniziamo con un estratto del commento di un anno fa sullo stesso campo, contro la stessa squadra. A dire il vero, l’anno scorso dopo il rigore sopra descritto ci fu addirittura il 4 a 3 per i padroni di casa con pallone recuperato oltre la linea di fondo campo.
Non siamo abituati a commentare l’operato dell’arbitro su questo sito. Peraltro ufficiale e rispettoso, sempre, di tutte le componenti (Federazione, Arbitri, squadre avversarie e giocatori avversari), ma non è possibile lasciar correre quello che oggi abbiamo visto. Partiamo dal fondo. Minuto 95 (ultimo del recupero assegnato), punizione dal limite a favore della Penta Piateda, pallone scagliato sulla barriera da Catanese e deviato sul fondo. I giocatori della Penta, appena raggiunti sull’1 a 1 dall’Atletico, si affrettano a battere il calcio d’angolo, forse ultima azione. Ma che succede? L’arbitro fra lo stupore generale (si, anche quest’anno nessuno ha visto il calcio di rigore) indica il dischetto. Fallo di mano. Tanta sicurezza mostrata dall’arbitro al 98′ nell’assegnare un calcio di rigore decisivo oggi e, speriamo di no, decisivo anche per le sorti di questo campionato, stride con i dubbi e le incertezze palesate prima e durante la partita dal direttore di gara. Forse un osservatore oggi sarebbe stato utile e magari i dubbi ad inizio gara dell’arbitro su regolamenti, posizioni in campo, situazioni di gara, li avrebbe fugati lui… non altri. Con il rispetto verso il lavoro di tutti andiamo avanti. Ma tacer non si poteva.
Cronaca. Inizio di studio con le squadre che si controllano, attente a non scoprirsi per non compromettere la partita e la posta in palio. All’11 minuto il primo spunto della Penta Piateda che libera Fanchi davanti a Bianchini con uscita sicura del portiere ospite che devia il pallone. Risponde l’Atletico con un tiro da fuori di Aoudou Madji alto sopra la traversa al 17 minuto. Poi al 25′ il meritato vantaggio dei padroni di casa procurato dal capocannoniere del campionato Catanese. Il calciatore si libera in area di Benedetti e Macchi e con un pregevole diagonale rasoterra supera Bianchini. Timida la reazione degli ospiti che si avvicinano alla porta difesa da Taloni con una punizione dai 25 metri calciata sopra la traversa da Sangiorgi al 34′. Termina il primo tempo con i padroni di casa avanti di una segnatura. Meglio l’Atletico nella ripresa seppur non dando mai l’impressione di poter impensierire la retroguardia di casa. La Penta si limita a qualche contropiede e la partita resta in bilico anche per merito della tenacia di questo Atletico difficile da domare e sempre incollato agli avversari. Con il passare dei minuti cresce la pressione degli ospiti alla ricerca del pareggio. Al 35′ Luzzana (ottimo il suo esordio nell’Atletico) si libera del suo marcatore, entrato in area dalla sinistra serve al centro un invitante pallone a Sangiorgi che non riesce a coordinarsi per la battuta vincente. All’88’ gli ospiti restano in dieci per l’espulsione di Corsini (doppia ammonizione) e al 90′ l’Atletico pareggia. Punizione dalla tre quarti, pallone in area dove Mevio, spintosi in attacco, deve solo appoggiare in rete. Cinque i minuti di recupero. Al 93′ espulso dalla panchina Sottocornola Stefano che protesta con il direttore di gara reo di non aver fermato il gioco dopo aver intercettato involontariamente il pallone. Anche qui il regolamento sembrerebbe chiaro. Se il pallone colpisce l’arbitro il gioco va interrotto quando una squadra inizia un attacco promettente o la palla va direttamente in porta o la squadra in possesso della palla cambia. Nel nostro caso la palla, dopo aver colpito l’arbitro, viene controllata dai giocatori della Penta Piateda che proseguendo l’azione sfiorano il nuovo vantaggio (!!) colpendo la traversa con pallone che rimbalza nell’area piccola preda di Bianchini. Noi lo chiamiamo “chiaro attacco promettente”. Quindi il gioco andava interrotto. Al 95′ sul rinvio di Bianchini il pallone viene conquistato da un attaccante di casa che prima di entrare in area viene atterrato da Macchi. Cartellino giallo (qui ci stava il rosso) e punizione dai 17 metri. Catanese si incarica della conclusione, pallone deviato sul fondo, fischio dell’arbitro calcio di rigore, proteste che si prolungano per circa 3 minuti senza mai eccedere. E infine Catanese dagli 11 metri sentenzia il match. Pallone a sinistra e Bianchini, spiazzato, a destra. Esplode la gioia dei padroni di casa che, con questo risultato, raggiungono l’Atletico in classifica.
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